Il Text and Data Mining (TDM) – ovvero processare grandi quantità di dati all’interno di grandi database, archivi digitali, progetti di ricerca pubblicati su diverse piattaforme editoriali in particolare di area medica – è un fondamentale “data drive” della ricerca sui Big Data in grado di far emergere associazioni nascoste,modelli, sequenze ripetute, regolarità non rilevabili dalla sola “lettura umana”.
Si tratta di una tecnologia importante e innovativa che però si scontra con i detentori dei diritti dei database, piattaforme distributive, pubblicazioni scientifiche ecc. Nel mondo anglosassone sono già previste eccezioni che permettono ai ricercatori di agire in questo senso, mentre nell’area EU questo non accade: gli editori oppongono – anche in caso di possesso di accesso legale – ragioni di copyright e di protezione dei database rispetto ai processi e rielaborazioni TDM
Ora però la Commissione europea ha deciso di procedere ad uno svecchiamento delle norme sul diritto d’autore fermo in pratica dal 2001. E rispondendo alle pressioni del mondo scientifico, ha promesso – con una recente comunicazione – di introdurre – nell’ambito dell’attuazione del mercato unico digitale – eccezioni nella legislatura vigente così da consentire anche ai ricercatori europei di utilizzare liberamente tecnologie di “text mining e data mining” per l’analisi di grandi insiemi di dati”